Nome in codice OBEY
L’artista americano si presenta con un nome in codice, OBEY, che sfrutta una fonetica rapida e universale, quattro lettere gonfie che si pronunciano come si leggono. Il suo successo ha qualcosa di altrettanto impattante: un alto voltaggio figurativo che lo rende un fenomeno più ampio della musealità, ma anche della street art canonica; perché le sue immagini, più vicine ad un quadro che ad un graffito, hanno la natura del poster e l’ambizione del manifesto urbano.