Dopo il grande successo del Festival Teatro Madre, l’estate del Parco archeologico di Santa Maria di Agnano continua con una serie di eventi che spaziano dalla Musica al Teatro:
R…Estate al Parco è il nome del Cartellone che coprirà la seconda parte dell’estate al Parco archeologico di Santa Maria di Agnano fino ai primi giorni di settembre.
Si parte oggi mercoledì 17 agosto alle 20,30 con il Duo FOLKSONGS! composto da Tiziana Portoghese, mezzosoprano e Francesco Palazzo, fisarmonica con lo spettacolo Elogio dell’Amore.
L’ingresso al concerto sarà gratuito, mentre il ticket per l’ingresso al Parco sarà di 5 euro (ridotto 3 euro). 
Il duo propone una ricerca tra le più rilevanti e belle musiche scritte su testi popolari di tutto il mondo, un viaggio musicale attraverso diversi continenti. Nel marzo 2014 il Duo ha pubblicato il CD “FOLKSONGS!” per l’etichetta Digressione Music e nel 2017 “FOLKSONGS vol. 2”, svolgendo concerti e tournée in Italia e all’estero. In questo concerto il duo propone un viaggio nei labirinti d’Amore.
     “Liten Karin” ambientato nel medioevo, narra di una bellissima fanciulla di cui il re di Svezia si era invaghito e ai suoi numerosi rifiuti il re rispose chiudendola in una botte di spilli e facendola rotolare giù da una rupe. Una coppia di colombe venne a salvare la piccola Karin e a portarla su nel paradiso.
     “Era de maggio” rappresenta l’amore fedele che resiste alla lontananza. Lui le promette di tornare al suo amore quando torneranno le rose, e così sarà. I due innamorati potranno ancora cantare insieme la loro antica canzone.  “Canzonetta spagnola” racconta l’amore dispettoso, spiritoso e frizzante fra il pittore che cerca di concentrarsi per avere la sua ispirazione e la sua musa che non fa che tormentarlo.
La canzone” Indifferentemente” rappresenta l’amore senza speranza, in cui la donna, consapevole della fine dell’amore abbandona qualunque orgoglio e amor proprio permettendo al suo ex di continuare a rubarle il cuore dal petto.
L’amore dei canti greci, ricambiato e semplice, vive di poco: un cavallo, una capanna e un po’ di cibo sulla tavola, perché quando c’è l’amore non manca nulla.
The willow song”, la canzone rinascimentale del salice, è la confessione di fedeltà di Desdemona al salice, unico confidente, il suo lamento che ha il presentimento della tragedia.
Anche Sakura (albero di ciliegio) è un etereo dialogo con un albero, e stavolta il poeta interroga l’albero sul senso della vita. La domanda resta senza risposta, e sembra affidata alle nuvole. Rimanendo in oriente, in Corea, una fanciulla risponde all’abbandono del suo ragazzo con un dispetto: non avrà fatto, l’amato, nemmeno dieci passi al passo di Arirang, che gli faranno molto male i piedi.
Nella “Suite calabra” si alternano il lamento di una vita con un destino tiranno alla tarantella in cui si chiede a San Pasquale di mandare un bel marito colorito alla fanciulla affinché possa sposarsi.
Scendendo in Salento ci imbattiamo in una dolcissima serenata implorante, Bella che dormi” affinché la ragazza, protetta nel suo letto, fra le lenzuola e le coperte, faccia entrare il povero innamorato e lo salvi dalla pioggia e dal freddo.
     “Cyclical dream” ci presenta un amore trasfigurato e sublimato attraverso il fuoco e il sangue.
Si maritau Rosa” è il canto della bella fanciulla che vede le sue amiche sposarsi e vorrebbe anche lei farlo, ma la sua mamma la tiene chiusa in casa e sembra che in questo modo segni il suo destino.